La
campana di St. Sepulchre aveva appena suonato. Erano le 7 e 45 del mattino, un
giorno freddo e ventoso. Chi aveva un cappello se lo teneva stretto sulla
testa, senza rispondere alle imprecazioni di chi, invece, avrebbe voluto farli
togliere pur di vedere l’esecuzione di Charles Babbage per impiccagione. Nonostante
la paura in Cromwell e nel suo esercito personale, Miles Ferguson contò non
meno di duecento altri Animali nello spiazzo antistante la prigione di Newgate.
Poco
dopo, il cappellano ordinario e un manipolo di armigeri scortarono Babbage
fuori dal portone di Newgate. La volpe si guardava attorno con fare
incuriosito, annusando l’aria, la schiena ben eretta nonostante il cordame che
lo appesantiva. Indossava una divisa grigia e sformata da carcerato che faceva
risaltare la sua pelliccia fulva, rendendolo una delle poche macchie di colore
in quella giornata.
Ferguson
deglutì.
Quando
la volpe salì sul patibolo, mentre il cappellano recitava con lui le preghiere
di rito, il cane incontrò lo sguardo del giovane Babbage, che ricambiò con un
lieve cenno del capo e un sorriso.
Terminate
le preghiere, lo sceriffo invitò il boia a proseguire; il mastino obbedì,
calando sulla testa di Babbage un cappuccio bianco e stringendo il cappio al
collo.
Ferguson
tese i muscoli, pronto a intervenire.
Qualcuno
urlò dalla folla. Il cane voltò la testa, seguendo la direzione indicata dalle
esclamazioni, che distrassero persino lo sceriffo.
Come
un falco in caccia, Lily si proiettò verso il patibolo, mentre tutti i presenti
si allontanavano terrorizzati dalla sua apparizione. Allungò il braccio destro,
dal cui bracciale si protendevano due robuste e affilate lame, e tagliò in volo la corda, mentre con il
sinistro afferrava Babbage. Senza fermarsi, lo portò con se fin sul tetto del
più vicino palazzo, lo depose a terra e atterrò. Tolse il cappuccio alla volpe,
quindi salì sul cornicione e si rivolse agli astanti.
“Rialzati,
Londra!” urlò. “Non vedi che l’invasore è tornato? Che l’invasore è già su di
noi e già allunga la mano sui nostri migliori Animali? Prima che tutto cada,
Londra, rialzati! E’ ora di combattere, popolo Inglese! Non siamo nati per
vivere sotto il giogo di nessuno, ancor meno di chi ha violato le più forti
leggi dell’universo pur di tornare a imporre il suo comando! Riprendiamoci il
potere! Riprendiamoci l’Inghilterra!”
Fra
le acclamazioni dei presenti, Lily prese nuovamente con sé Babbage e si levò in
volo.
“Cercatela!”
urlava Waite. “Trovatela, subito! Voglio lei, il suo amico e Babbage! Loro
possono anche morire, ma lei mi serve viva.”
Senza
replicare, i suoi sottoufficiali si dispersero, lasciandolo solo all’interno di
Newgate. Li guardò sparire fuori dal portone principale, quindi si strofinò la
collottola, sbuffando. “E’ peggio di quanto pensassi,” mormorò.
“Affatto,”
disse Victoria, uscendo da uno dei corridoi della prigione. “E’ tutto ben oltre
le nostre più rosee speranze,” commentò. “Il Lord Protettore ne sarà felice.”
“E di cosa, di grazia? Di sapere che c’è un’altra… minaccia in città?”
“E di cosa, di grazia? Di sapere che c’è un’altra… minaccia in città?”
“Una
minaccia di ben poco conto, oserei dire,” replicò a bassa voce la gatta. “La
figlia di un inventore pazzo che si auto-proclama rivoluzionaria. Sola contro
un esercito, sola contro noi e Cromwell… quale minaccia può veramente
rappresentare, generale?”
“Può…
con quel suo… affare… potrebbe non essere attaccabile. Ha visto quanto…”
“Abbiamo
le armi da fuoco, generale Waite. Sto già curando personalmente una versione
più combattiva dei nostri fanti, che saranno armati con la massima capacità di
fuoco per combattere lei e altre simili minacce. E per fare altro, se
possibile.” Si avvicinò a Waite, portandosi fin quasi petto contro petto. “Non
c’è bisogno di prenderla viva,” disse. “Ci basta il suo zaino. Quindi non sia
troppo indulgente con…”
“Senza
di lei potremmo non sapere come usarlo,” propose Waite.
Victoria
Proudhorne rise. “Ha davvero una pessima opinione delle mie capacità, allora,
generale. La stupirò, dunque. Lei si concentri sulla caccia, io penserò al
resto.” Si voltò e superò Waite, dirigendosi verso il portone. “Il potere di
Cromwell prima di qualsiasi altra cosa,” concluse.
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on 2/08/2012
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