L'annuncio del generale  

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Indossando un abito grigio e nero, in perfetta aderenza con i principi della Livrea, Lily si aggirava per le strade di Londra. Il cielo era velato, non esattamente nuvoloso, e la luce del sole risultava attenuata. Tutto era immerso in un pallore grigiognolo che faceva sembrare ogni cosa come impolverata.
Non si sentiva a suo agio negli abiti di sua madre. C’era ben poca gente per le strade, in cui erano ancora presenti quei bizzarri e pericolosi “cavalieri meccanici,” e nessuno le prestava più attenzioni del dovuto. Sebbene questo avesse dovuto tranquillizzarla, l’idea di avere qualcosa che avrebbe potuto indossare sua madre le dava sui nervi. La faceva sentire vecchia e polverosa come lei, cosa che aveva sempre detestato e rigettato con forza.
Ed era per giunta un abito troppo largo per lei. Troppo scomodo, troppo spazio e troppo tessuto che si muoveva senza che lei potesse controllarlo. L’orlo della gonna toccava terra, costringendola a camminare quasi sulle punte per impedire che si trascinasse dietro di lei.
Tentò di rilassarsi, o quantomeno di concentrarsi sul fatto che l’abito le consentiva una discreta capacità di passare inosservata. Sembrava una tasso qualsiasi, una delle tante tasso che vivevano a Londra secondo i ligi criteri della Livrea. Non era Lily Edgecombe.
Improvvisamente squillò una tromba. Il suono si ripeté a intervalli regolari, ogni due secondi, uno squillo limpido e forte. Quando Lily cercò con lo sguardo di individuare la sorgente del suono, si rese conto che era posizionata sui tetti dei palazzi; solo allora notò la rete formata dalle armature, che si dipanava lungo tutte le strade fino a congiungersi al Parlamento.
“Cittadini di Londra,” disse una voce roca, diffondendosi nell’aria. “Qui è il generale William Waite. Vi annuncio con il più… il più grande degli onori che le forze armate d’Inghilterra hanno deposto le armi di fronte al Lord Protettore Oliver Cromwell. Egli… egli è ritornato dal regno dei morti per noi, e la sua è la causa per l’Inghilterra. Inghilterra, non rivolgere lo sguardo verso Londra come faresti con un invasore: il Lord Protettore non viene in guerra, ma per portare pace. Sì, è stato versato del sangue. No, non è stato inutile: chi avrebbe potuto impedire il giusto percorso della storia, il giusto percorso del mondo, ora è stato fermato e tace per sempre.
“Sono felice,” continuò. “Di annunciarvi la venuta di anni nuovi, di gioia, benessere, rinascita e gloria. Gloria che si otterrà su tutti i fronti. Una gloria che ci sentiamo sicuri di poter festeggiare già da ora, con l’insediamento di Lord Cromwell.
“Una festa verrà data, in onore del nostro redivivo Lord Protettore, presso Courtyard Mansion. Ogni giorno verrà invitata una parte della popolazione, fin quando tutti i londinesi, a rappresentanza della nazione intera, avranno avuto il pane e bevuto il vino in onore al Lord Protettore d’Inghilterra.
“Il nostro primo invito va ai membri della Loggia dei Costruttori e ai loro parenti,” disse quindi Waite. “Ci auguriamo che la Loggia accolga con benevolenza questo invito, poiché nessuna novità, nessuna gloria sarà mai possibile senza il prezioso supporto della conoscenza, del genio dei suoi membri, grandi esponenti del pensiero Inglese.
“Forza, Inghilterra!” 

This entry was posted on 8/05/2011 at 16:08 and is filed under . You can follow any responses to this entry through the comments feed .

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