Il generale Waite.  

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Il generale, un gatto siamese di poco più basso rispetto a Cromwell, si inchinò di fronte all’ariete, seguito subito dai subordinati. “Generale Waite, mio Lord,” fece. “Al suo servizio, ora e per sempre.”
“Si alzi, mio generale,” disse Cromwell. “Non voglio sudditi, non voglio schiavi, ma voglio Animali fedeli alla causa dell’Inghilterra. Mi dica, generale: lei aveva giurato fedeltà alla Corona d’Inghilterra, prima del mio arrivo?”
“Sì, mio Lord, l’ho fatto,” rispose il felino, irrigidendosi.
“Ma ha poi tradito il giuramento fatto,” commentò l’ariete, avvicinando il muso al suo. Le vibrisse del gatto ebbero un tremito. “Perché?” chiese, scandendo ogni singola lettera.
“Ero stanco di servire una Corona indegna, mio Lord,” replicò l’altro. “Non servivo l’interesse dell’Inghilterra, ma quello dei Reali.”
“Ed erano così diversi e distanti da farle prontamente dimenticare il giuramento prestato? Non ha provato rimorso nella strage che ha personalmente curato a Palazzo?”
“Alcun rimorso, mio Lord. Il vecchio regno doveva scomparire, affinché il nuovo potesse emergere. Il mio grado esiste per servire questo Impero, renderlo grande e maestoso, contribuire a fare in modo che i suoi confini si estendano molto oltre quelli dell’isola, su tutti i continenti di questo pianeta, sopra ogni popolo e su ogni Animale. Ho creduto che servire il rinato Lord Protettore potesse essere l’unico modo per far sì che il sogno della grande Inghilterra potesse vivere ancora e per sempre, e non ho avuto alcun ripensamento sui gesti che ho compiuto, mio Lord.”
Cromwell mantenne lo sguardo fisso su Waite durante tutto il suo discorso. Quando ebbe terminato, lo annusò e disse:” Generale, lei è stato in grado di tradire la Corona a cui aveva prestato giuramento. Capisco e approvo i suoi pensieri, ma non voglio fidarmi di lei. I giuramenti sono solo parole: volano, sono fatte d’aria e nell’aria si perdono. Pretendo che lei mi dia dei motivi per cui dovrei riporre in lei la mia fiducia.”
“Sarà per me un onore dimostrarle la mia assoluta fedeltà alla causa, mio Lord.”
Cromwell annuì. “Spero che lei lo possa fare quanto prima.”
“Mio signore,” fece Victoria, avvicinandosi a Cromwell. “Vorrei conferire, col suo permesso, con il generale Waite.”
“Generale, le vorrei presentare un Animale che so essere degno di ogni mia fiducia: la signorina Victoria Proudhorn. E’ a lei che devo la mia presenza qui. Segua il suo esempio in quanto a dimostrazioni di fedeltà.”
“I miei omaggi, Generale,” fece Victoria, alzando appena l’orlo dell’abito e abbozzando un inchino. “Penso che i suoi servigi saranno molto utili alla causa del Lord Protettore e all’Inghilterra in generale. Se ha desiderio di provare la sua fedeltà, io ho ben chiaro cosa potrebbe fare nel brevissimo futuro.” 

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